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Costa Viola
Viene denominata Costa Viola quel particolare tratto costiero che si estende per 35 km tra lo Stretto di Messina e il basso Tirreno comprendendo quattro comuni che si affacciano sul mare con un vasto entroterra retrostante. Ogni comune offre una vista superba ed esclusiva delle Isole Eolie e dei due vulcani attivi, l’Etna e lo Stromboli. Tramonti surreali, acque cristalline nelle quali si riflettono monti sinuosi e frastagliati che ne cadono a strapiombo, vegetazione attiva di ogni genere e tipo, rendono questo tratto un luogo incantato, dove la mano dell’uomo poco ha fatto per rovinarne le bellezze naturali.
I fondali della Costa Viola, simili a quelli tropicali, sono considerati un patrimonio di alto valore paesaggistico prima e turistico dopo, dove un ecosistema ancora integro funge da habitat per un’infinità di pesci e molluschi, colonie di spugne, rare colonie di corallo nero (Scilla) e corallo bianco (Palmi).
Le spiagge ed i vari litorali sono a tratti sabbiosi, rocciosi, e a tratti ghiaiosi, dominati dai crinali dell’Aspromonte e del Monte Poro.
I Comuni interessati sono: Bagnara, Palmi, Seminara e Scilla.

Bagnara Calabra – “La Perla della Costa Viola”

La graziosa città di Bagnara Calabra si presenta come un mix esclusivo di tradizioni, culture popolari, arte, bellezze storiche e paesaggistiche e panorami indimenticabili. La sua posizione strategica, situata al centro della Costa Viola, tra lo Stretto di Messina, le Isole Eolie e ai piedi dell’Aspromonte, la rende una ridente località balneare dove il turista ritrova, lungo il tratto costiero del paese, gli elementi caratteristici non solo della zona ma della Calabria stessa.

Considerata l’alta densità di pescatori, Bagnara è particolarmente conosciuta per la pesca del pescespada che si svolge durante determinati mesi dell’anno diventando protagonista assoluta nel mese di Luglio grazie alla “Sagra del Pescespada”.

La tradizione culinaria è ricca e variegata: da provare assolutamente il torrone e il gelato artigianale realizzati con prodotti esclusivamente locali, il famigerato vino “zibibbo” prodotto con uve coltivate in vigneti suggestivi e rigogliosi e il pane di grano in onore del quale viene organizzata la “Sagra del Pane di grano” ogni primo sabato del mese di agosto nel rione di Pellegrina.

La cittadina è anche un centro di rilievo storico/artistico. Simbolo della città è in assoluto la TORRE DI BAGNARA, anche detta TORRE RUGGIERO o TORRE ARGONESE o TORRE DI CAPO ROCCHI, situata nel rione Cacilì e dalla quale è possibile ammirare da un lato il caratteristico porto di Bagnara e dall’altro il mare e la sua immensità.

Da annoverare anche:

  • La Chiesa di Maria SS del Monte Carmelo, monumento secolare e simbolo della religiosità mariana
  • Il Duomo della città, Chiesa di Maria SS e i XII Apostoli
  • La Chiesa di Maria SS del Rosario
  • Il Palazzo ducale dei Ruffo
  • Il Castello Emmarita e il suo ponte Caravilla
  • La fontana di Garibaldi
  • Il monumento di Mia Martini, alla quale Bagnara Calabra ha dato i natali
  • L’anfiteatro all’aperto

Numerose sono le tradizioni locali oltre alla già menzionata pesca del pescespada: di particolare interesse è la lavorazione della ceramica che si svolge nel rione di Pellegrina grazie alla mano sapiente di artisti locali e la rappresentazione religiosa che si svolge a Pasqua, denominata “Affruntata” , che mette in scena la Resurrezione di Cristo.
I fondali marini di Bagnara offrono agli appassionati di pesca subacquea la possibilità di organizzare, mediante l’aiuto di professionisti presenti in loco, itinerari personalizzati toccando mete suggestive come la famosa Grotta delle Rondini.

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